Opinioni e Prospettive

In riferimento ad alcuni articoli a sfondo sociologico (specie per quel che riguarda il campo di indagine relativo ai Mass Media), si precisa che i contenuti pubblicati NON sono da intendersi come frutto di specifiche indagini o di studi operati ad hoc (salvo quando diversamente e appositamente riportato). A tal riguardo si specifica che si tratta di semplici opinioni, basate sulla personale osservazione, nata da una prospettiva sociologica sviluppata negli anni di studio e connaturata negli interessi e nello stile di scrittura dell'autore.

lunedì 1 aprile 2013

Scuola serale feltrina, tra dirigenti burocratizzati, educatori appassionati e alunni inviperiti e determinati

foto da google maps (street view)

La preside del Forcellini/Negrelli
Costantina Facchin
(foto tratta dal sito web scolastico
http://www.negrellischool.it)
FELTRE – Comunicato del 20 marzo scorso, a firma della professoressa Costantina Facchin, dirigente scolastica del complesso formato dall'istituto Forcellini (ITG) e dal Negrelli (ITIS), due grandi edifici distanti qualche centinaio di metri l'uno dall'altro: due righe e, con un colpo di spugna, via il corso serale per geometri, da un complesso all’altro, entro il 3 di aprile. Un’operazione-lampo, quasi per non dare il tempo di replicare a nessuna delle parti in gioco: docenti e alunni in primis. Esemplare in fatto di buon senso e democratico dialogo! Motivazione addotta: risparmiare sulle spese del riscaldamento! Geniale, proprio a inizio aprile quando ormai non serve quasi più! Geniale anche per le tempistiche, perché solo la mente di un “genio” può prendere una decisione simile a meno di tre mesi dagli esami di stato, in tempi brevissimi, con tutti i problemi che derivano da un trasloco forzato di questa specie:
1      Compromessa la continuità didattica, specie per gli alunni di 5a, prossimi alla maturità;
2      Due scuole diverse, due software didattici diversi, con le conseguenze che anche un infante può immaginare;
3      Vai e vieni di attrezzature costose ogni giorno, da un edificio all’altro (a scuola si va per far lezione, professoressa Facchin, se lo ricorda?);
4      Trasloco e promiscuità delle due biblioteche, per natura profondamente diverse tra loro;
5      Un’aula di topografia da cancellare e da rifare dall’altra parte (e ai ragazzi del corso diurno cosa resta?);
6      Aule proprie del “serale” al Forcellini VS spazi condivisi al Negrelli.
Comunicato del 21 marzo, a firma Walter Guastella (Segr. gen.le FLC CGIL Belluno): apprendiamo che la decisione di trasferire il serale da un edificio a un altro, in realtà, fa seguito ad una esplicita richiesta avanzata dall’Ente Provincia, risalente nientedimeno che al dicembre 2012.
Ci sarà un buco di qualche settimana, fino al 20 di marzo 2013, non trovate?
Il comunicato del sindacato focalizza immediatamente un sospetto che deriverebbe dalla “strana” rapidità con cui si vorrebbe portare avanti l’operazione e dalla superficialità con la quale la stessa è stata pensata:
«Sussiste il fondato timore – citiamo testualmente – che questa operazione, decisa in modo verticistico e senza alcuna condivisione con gli studenti frequentanti il corso, possa essere letta da questi ultimi come il segno di una scarsa attenzione nei confronti loro e del loro impegno […] con la conseguenza che gli attuali allievi possano – sebbene inconsapevolmente – svolgere un ruolo di negativa cassa di risonanza, con pesanti ricadute per le iscrizioni al Corso stesso».  Si spinge ancora oltre, Guastella, che, a nome del sindacato, dichiara nel comunicato:«non vorremmo che questa operazione costituisse una sorta di prova generale per un’operazione di portata maggiore: il trasferimento presso l’I.T.I.S. “Negrelli” anche delle classi del corso diurno dell’I.T.G. “Forcellini”».
Da una lettera di protesta degli allievi del corso serale del “Forellini”, si evince che il 26 di marzo si è svolta un’assemblea indetta dagli allievi delle classi 3a, 4a e 5a serale che ha visto partecipare il coordinatore del corso, professor Fabio Sommacal, molti dei docenti interessati dal riassetto scolastico, sia del serale sia del diurno, il presidente del consiglio di istituto Stefano Antonetti ed una rappresentanza sindacale. E, udite udite, special guest “sarebbe stata” la Dirigente scolastica, la professoressa Facchin alla quale è stato mandato l’invito e che, però, non si è vista.
Il giorno dopo, gli stessi allievi hanno cercato un colloquio e, pur essendo stati ricevuti, non hanno ottenuto risposte chiare e soddisfacenti a giustificare il loro trasloco!
Cosa c’è dietro? Chi muove i fili di gambe e braccia della professoressa Facchin? Quale logica spingerebbe di fatto all’azzeramento di una offerta didattica e formativa che, in un periodo di crisi come questo, potrebbe rappresentare una soluzione sul piano professionale per famiglie in difficoltà? Perché tanta fretta e così scarso rispetto per le professionalità in campo, persone che il Corso l’hanno pensato e fatto crescere, fino a far si che rappresenti un fiore all’occhiello della didattica Feltrina?
Corriere delle Alpi - 29/03/2013
La stampa locale ha già fatto da cassa di risonanza più di una volta, gli allievi del Corso serale non sono ragazzini manovrabili, ma menti mature, pensanti e combattive. C’è da aspettarsi risvolti interessanti, per quello che appare, finora un giallo ancora misterioso!

Nessun commento:

Posta un commento

La pubblicazione dei commenti è soggetta alla valutazione discrezionale dei contenuti e della forma espositiva.