foto da google maps (street view) |
La preside del Forcellini/Negrelli Costantina Facchin (foto tratta dal sito web scolastico http://www.negrellischool.it) |
1
Compromessa la continuità didattica, specie per gli alunni
di 5a, prossimi alla maturità;
2
Due scuole diverse, due software didattici diversi, con le
conseguenze che anche un infante può immaginare;
3
Vai e vieni di attrezzature costose ogni giorno, da un
edificio all’altro (a scuola si va per far lezione, professoressa Facchin, se
lo ricorda?);
4
Trasloco e promiscuità delle due biblioteche, per natura
profondamente diverse tra loro;
5
Un’aula di topografia da cancellare e da rifare dall’altra
parte (e ai ragazzi del corso diurno cosa resta?);
6
Aule proprie del “serale” al Forcellini VS spazi condivisi
al Negrelli.
Comunicato
del 21 marzo, a firma Walter Guastella (Segr. gen.le FLC CGIL
Belluno): apprendiamo che la decisione di trasferire il serale da un edificio a
un altro, in realtà, fa seguito ad una esplicita richiesta avanzata dall’Ente
Provincia, risalente nientedimeno che al dicembre 2012.
Ci
sarà un buco di qualche settimana, fino al 20 di marzo 2013, non trovate?
Il
comunicato del sindacato focalizza immediatamente un sospetto che deriverebbe
dalla “strana” rapidità con cui si vorrebbe portare avanti l’operazione e dalla
superficialità con la quale la stessa è stata pensata:
«Sussiste il fondato timore – citiamo
testualmente – che questa operazione,
decisa in modo verticistico e senza alcuna condivisione con gli studenti
frequentanti il corso, possa essere letta da questi ultimi come il segno di una
scarsa attenzione nei confronti loro e del loro impegno […] con la conseguenza che gli attuali allievi
possano – sebbene inconsapevolmente – svolgere un ruolo di negativa cassa di
risonanza, con pesanti ricadute per le iscrizioni al Corso stesso». Si spinge ancora oltre, Guastella, che, a
nome del sindacato, dichiara nel comunicato:«non vorremmo che questa operazione costituisse una sorta di prova
generale per un’operazione di portata maggiore: il trasferimento presso
l’I.T.I.S. “Negrelli” anche delle classi del corso diurno dell’I.T.G.
“Forcellini”».
Da
una lettera di protesta degli allievi del corso serale del “Forellini”, si
evince che il 26 di marzo si è svolta un’assemblea indetta dagli allievi delle
classi 3a, 4a e 5a serale che ha visto
partecipare il coordinatore del corso, professor Fabio Sommacal, molti dei
docenti interessati dal riassetto scolastico, sia del serale sia del diurno, il
presidente del consiglio di istituto Stefano Antonetti ed una rappresentanza
sindacale. E, udite udite, special guest “sarebbe stata” la Dirigente
scolastica, la professoressa Facchin alla quale è stato mandato l’invito e che,
però, non si è vista.
Il
giorno dopo, gli stessi allievi hanno cercato un colloquio e, pur essendo stati
ricevuti, non hanno ottenuto risposte chiare e soddisfacenti a giustificare il
loro trasloco!
Cosa
c’è dietro? Chi muove i fili di gambe e braccia della professoressa Facchin?
Quale logica spingerebbe di fatto all’azzeramento di una offerta didattica e
formativa che, in un periodo di crisi come questo, potrebbe rappresentare una
soluzione sul piano professionale per famiglie in difficoltà? Perché tanta
fretta e così scarso rispetto per le professionalità in campo, persone che il
Corso l’hanno pensato e fatto crescere, fino a far si che rappresenti un fiore
all’occhiello della didattica Feltrina?
Corriere delle Alpi - 29/03/2013 |
La
stampa locale ha già fatto da cassa di risonanza più di una volta, gli allievi del Corso serale non sono ragazzini manovrabili, ma
menti mature, pensanti e combattive. C’è da aspettarsi risvolti interessanti,
per quello che appare, finora un giallo ancora misterioso!
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