BELLUNO - Come nel resto del mondo, anche in città si è assistito ad una mobilitazione generale delle coscienze, a causa dell'emergenza climatica ambientale che sta coinvolgendo l'intero pianeta. Come spesso accade, le energie più effervescenti sono quelle della fascia giovanile di età scolare, stiamo parlando di quei giovani e giovanissimi che in altri casi abbiamo più volte visto (e anche criticato) come "massa strumentalizzata" dalle più diverse e subdole manovre politiche e sindacali.
Questa volta però c'è qualcosa di diverso, perché stavolta parliamo di un movimento di dimensioni significativamente grandi, esploso in poco tempo, che propone una causa comune di quelle che risultano scomode ai cosiddetti "poteri forti".
Si è partiti con le ipotesi di complotto intercontinentale, sulle teorie più o meno fantasiose sulle scie chimiche e sulla guerra a colpi di controllo climatico, il tutto è continuato con l'informazione vera (sempre più difficile da distinguere) e la contro-informazione che bollava di "fake news" le notizie che arrivavano, si è detto tutto e il contrario di tutto, creando una confusione generale nella quale era difficile muoversi e farsi una opinione vera e oggettiva.
E poi è esploso il "caso", a un certo punto si è iniziato a sentir parlare in maniera diffusa e insistente di una ragazzina di 16 anni, svedese, Greta Thunberg (foto in alto a destra, fonte www.ilprimatonazionale.it), che di colpo ha attirato l'attenzione. Il solo nome della ragazzina, su google, genera circa 29 milioni di risultati in 53 centesimi di secondo.
Il suo sembra un appello accorato ai potenti della terra, per sensibilizzarli sul tema dell'inquinamento e del suriscaldamento globale...nobile da parte sua, comprensibile e romantica quasi la cosa, vista la giovane età e il tipico entusiasmo, persona encomiabile per l'impegno che profonde nella sua "causa", da far sperare che le giovani generazioni (nelle quali si riversano le più grandi speranze) seguano il suo esempio...
Poi di colpo cala sul tutto un'ombra che sa di imbroglio, qualcosa di terribile, perché oggettivamente appare come molto plausibile: la ragazzina che, nel frattempo, si è guadagnata una candidatura niente di meno che al PREMIO NOBEL PER LA PACE, appare coinvolta in un classico caso di plagio genitoriale, laddove l'interesse preminente non parrebbe essere altro che di natura commerciale e la ragazzina apparrebbe essere un "testimonial" più o meno inconsapevole di una trovata pubblicitaria ben diversa dalla "causa" che la ragazzina sembra aver preso a cuore.
A denunciare la cosa è quello che si definisce "quotidiano sovranista", il cosiddetto IL PRIMATO NAZIONALE, in un articolo che già rimbalza su tutti i social network, con la rapidità della luce.
Naturalmente, nel marasma generale, vorremmo tutti tanto sperare che si tratti solo di fango sparato per invidia o per banale stupidità/cattiveria umana, però c'è da notare una cosa fondamentale:
se anche fosse vero ciò che denuncia il "quotidiano sovranista" (la qual cosa allo stesso frutterebbe un bel colpo alla propria immagine e popolarità e questo potrebbe anche essere un buon movente per spalar fango sugli altri), resta il fatto che in poco tempo l'emergenza climatica ha mobilitato il mondo intero, 150 Paesi interessati, in Italia sono coinvolte più di 180 piazze.
Se Greta ha dato o no il suo contributo, l'importante è che le coscienze siano sensibilizzate e un risultato come quello ottenuto oggi, in altre epoche, in assenza del web, non sarebbe stato nemmeno immaginabile.
#GretaThunberg #clima #belluno #giovani
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